La nuova toccante esibizione di Alina Zagitova.
A volte una coreografia è solo una coreografia, a volte, come in questo caso, è molto di più.
Alina Zagitova porta sul le sue emozioni e quelle del ventottenne russo Daniil Markovich Gleichengauz, coreografo nella squadra di Eteri Tutberidze al Sambo-70 di Mosca dal 2014.
Daniil ha affidato ad Alina la sua personale dedica alla madre Lyudmila Borisovna Shalashova, ex ballerina e insegnante di balletto anceh nella scuola di Tutberidze, scomparsa il 29 agosto 2019.
“Questo programma è una dedica a mia madre. È un onore per me che Alina la porti in pista.”
Non è mai semplice elaborare un lutto, e per Daniil lo è stato ancora di più vista anche la prematura scomparsa del padre qualche anno fa. Questa coreografia sulle note di “Outro” degli M87 è espressione di quel sentimento di vuoto ma anche di rinascita che la morte porta con se.
“E’ stato un processo naturale. Questo è stato il modo in cui il mio cervello e la mia immaginazione hanno reagito a quello che è successo nella mia vita. E’ successo letteralmente tre giorni dopo la morte di mia madre. Forse è così che volevo vivere questo dentro di me…creado qualcosa che facesse si che lei non se ne andasse ma anzi rinascesse in qualcosa di bello collegato con la natura, sprigionando la vita che continua.”
La scelta di Alina Zagitova è stata naturale per Daniil, perché la giovane campionessa olimpica ha da sempre lavorato con la donna, alla quale era legata da un profondo affetto.
“Mia madre ha trascorso molto tempo e studiato con tutti i nostri atleti, in particolare con Alina. Probabilmente, è un onore per me che sia lei ad eseguire la mia dedica per lei.”
“Volevo che questo numero fosse compreso da persone provenienti da tutto il mondo. Non importa quale lingua parli, quali siano le tue tradizioni, il colore della pelle. Questa è una storia comprensibile da qualsiasi persona.
Questa è una storia sulla nostra vita. Sulla vita umana e sulla natura. Su come nasciamo, il primo sguardo al mondo, i primi passi. Cadiamo in questo mondo e vediamo tutta la sua bellezza, così come il dolore, la delusione, l’amore. Alina ci guida attraverso tutto questo e alla fine, dopo aver fatto tutta questa strada, si torna dove tutto iniziato – si chiude e una nuova vita nasce dalla sua mano.”
E’ un’esibizione toccante, emozionante, che accarezza le corde della sensibilità di chiunque la guardi, e Alina, che sta maturando sempre di più, trasmette tutto il doloro, la gratitudine e le speranze sue e di Daniil.
“Sono estremamente grato al destino per avermi dato l’opportunità di trasmettere la mia idea e i miei sentimenti con una coreografia…riesco ad esprimere solo cosi ciò che provo. Sono felice di avere un’atleta così meravigliosa che riesce a trasmettere esattamente ciò che voglio dire alle persone.”
INTERVISTA a Daniil Gleichengauz e Alina Zagitova (in russo).