ISU GRAND PRIX FINAL TORINO 2019: video, risultati e tutti gli highlights dalla Finale

ISU Grand Prix GRAND PRIX FINAL

 

Il celebre Palavela torinese, sede dei giochi Olimpici 2010, ha ospitato la finale del circuito di ISU Grand Prix 2019/2020. I migliori 6 atleti in tutte le categorie, junior e senior, si sono sfidati lasciando a bocca aperta un calorosissimo pubblico. L’evento quindi non ha deluso le aspettative, regalando prestazioni eccezionali e di altissima qualità.

RISULTATI Grand Prix Final

Uomini

🥇 Nathan CHEN USA (335,30)

🥈Yuzuru HANYU JPN291.43
🥉Kevin AYMOZ  FRA (275.63)

Donne

🥇Alena KOSTORNAIA RUS 247.59.
🥈Anna SCHERBAKOVA RUS 240.92
🥉Alexandra TRUSOVA RUS 233.18

Ice Dance

🥇Gabriella PAPADAKIS / Guillaume CIZERON FRA 219.85
🥈HUBBELL / DONOHUE 207.93
🥉Madison CHOCK / Evan BATES USA 210.68

Coppie 

🥇 Wenjing SUI / Cong HAN CHN 211.69
🥈 Cheng PENG / Yang Jin 204.27
🥉 Anastasia MISHINA / Aleksandr GALLIAMOV 203.13

 


Speciale “Kiss&Cry”

Anche questo evento, come i precedenti, non è stato visibile su Eurosport a causa della ridistribuzione dei diritti tv. E’ possibile ripercorrere l’evento con le parole di Massimiliano Ambesi grazie ai suoi interventi sempre precisi e puntuali.

Per approfondire i temi di questa terza tappa di Grand Prix e interagire in diretta con gli esperti non perdete il terzo appuntamento con il podcast live “Kiss&Cry Reloaded”.

“Kiss&Cry”, è un appuntamento settimanale dedicato al pattinaggio di figura, condotto da Francesco Paone e con la partecipazione di Angelo DOLFINI al fianco di Massimiliano AMBESI.

Tutti i mercoledì dalle 20:45, rigorosamente in diretta! Clicca QUI per non perderti l’evento!

 

  • Nella prima puntata di “Kiss&Cry Reloaded” sono stati approfonditi i temi più importanti proposti da Skate America e dai primi eventi della stagione. Focus puntato su Nathan Chen, Yuzuru Hanyu e le ragazze di casa Tutberidze.

“Kiss&Cry Reloaded” :PRIMA PUNTATA

  • Nella seconda puntata si è parlato dell’aura magica di Yuzuru HANYU e l’impatto di Alexandra TRUSOVA sul circuito. E’ stato analizzato il sistema di punteggio del pattinaggio di figura che sta implodendo e si è guardato alla tappa francese che stava per iniziare.

“Kiss&Cry Reloaded” : SECONDA PUNTATA

  • Nella terza puntata si sono messi a confronto i programmi di Yuzuru Hanyu e Nathan Chen, e analizzando quali potrebbero essere gli sviluppi in vista della finale di Torino. Argomento centrale anche lo scontro tra Kostornaia e Zagitova. Si è anche cercato di fare chiarezza sulle polemiche scaturite dalle chiamate del pannello tecnico e delle valutazione dei giudici di Grenoble.

“Kiss&Cry Reloaded” : TERZA PUNTATA

  • Non si può perdere la quarta puntata, dove ché Massimiliano Ambesi e Angelo Dolfini hanno ripercorso la curiosa storia di Alena Kostornaia, facendo conoscere ancora meglio al pubblico questa piccola grande campionessa. Si è parlato anche di salti, lutz e rittberger messi a confronto, quadruplo sì-quadruplo no-quadruplo forse nel programma corto femminile e tanto altro.

“Kiss&Cry Reloaded” : QUARTA PUNTATA

  • Principali temi della quinta puntata: pronostici per l’NHK Trophy. Cosa significa Sapporo per Yuzuru Hanyu?
    La sfida stellare tra Rika Kihira, Alena Kostornaia e Alina Zagitova, Il punto sulla qualificazione alle Finali del Grand Prix. Analisi di quanto avvenuto nella Rostelecom Cup, con particolare attenzione su Shoma Uno ed Evgenia Medvedeva. Perché quanto fatto da Alessia Tornaghi a Varsavia non può passare inosservato.

“Kiss&Cry Reloaded” : QUINTA PUNTATA

  • L’analisi della sfida tra Yuzuru HANYU e Nathan CHEN, le difficoltà insite nell’attuale sistema di punteggio, KOSTORNAIA e il team Tutberdize, appunti sparsi dalla finale di Torino e tanto altro nella scoppiettante settima puntata di “Kiss & Cry Reloaded”.

“Kiss&Cry Reloaded” : SESTA PUNTATA

 


 

Attendendo il nuovo appuntamento di “Kiss&Cry”, ripercorriamo con le parole di Massimiliano Ambesi l’ultimo appuntamento dell’ISU Grand Prix 2019/2020, LA GRAND PRIX FINAL a TORINO.

UOMINI

SHORT PROGAM

Nathan CHEN (110.38) si è imposto nel programma corto maschile della finale del Grand Prix.

Lo statunitense ha guadagnato ampio margine sul fronte tecnico completando tutti gli elementi di salto pianificati, a partire dal quadruplo lutz. Nell’occasione, ha migliorato il primato stagionale del segmento di gara diventando il secondo nella storia a scollinare oltre quota 110.

CHEN ha preceduto di quasi tredici punti il favorito della vigilia Yuzuru HANYU (97.43), che ha pagato dazio per via di un passaggio a vuoto sulla combinazione, non realizzata. L’errore è stato generato da un’esecuzione non ottimale del quadruplo toeloop. Al fuoriclasse giapponese non è perciò stato sufficiente avere la meglio su quattro delle cinque voci delle componenti del programma e sulle valutazioni attribuite dai giudici a cinque dei sette elementi (il sesto è finito in parità).

In sostanza, un base value di partenza superiore e una buona esecuzione della combinazione hanno permesso a Nathan Chen di infliggere al campione olimpico in carica la prima sconfitta stagionale in un segmento di gara.

In terza posizione si è piazzato il francese Kevin AYMOZ (96.71), che ha stabilito il primato nazionale completando una prova senza sbavature. Peraltro, l’allievo di Silvia Fontana è stato l’unico a scendere in pista senza l’intenzione di eseguire due salti quadrupli.

Il resto del gruppo è stato regolato da Dmitri ALIEV (88.78), che ha avuto ragione del connazionale Alexander SAMARIN (81.32) e del cinese Boyang JIN (80.67).

Nel programma libero, che si disputerà nella tarda mattinata di sabato, non è escluso che HANYU provi ad alzare l’asticella aggiungendo il quadruplo lutz al suo layout per provare a ribaltare la situazione.

Yuzuru HANYU, nel tentativo di recuperare 13 punti per vincere la finale del Grand Prix, ha deciso di alzare l’asticella come mai ha fatto nel passato.

L’idea è quella di provare a pattinare per la prima volta in carriera un programma libero con quattro salti quadrupli differenti e cinque totali.

Se le intenzioni non cambieranno, il layout sarà il seguente:
4Lo, 4Lz, 3Lz, 4S, 4T+euler+3F, 4T+3T, 3A+seq+3A.

Il base value sarebbe il più alto di sempre con la nuova scala di valori degli elementi (100.48).

Nel run-through odierno, ha completato perfettamente la sequenza di due tripli axel, inedita in gara (inizio video), e sul finire dell’allenamento ha cercato di eseguire più volte il quadruplo axel, ruotando l’ultimo tentativo (fine video).


FREE PROGAM

Nathan CHEN (335,30) ha vinto la terza finale consecutiva del Grand Prix, stabilendo il nuovo primato mondiale.

Lo statunitense si è imposto in entrambi i segmenti di gara riuscendo a eseguire due prove senza sbavature degne di note. Nel programma libero odierno, è stato capace di completare cinque salti quadrupli facendo il vuoto sul punteggio tecnico e ottenendo la valutazione più alta su ciascuna voce delle componenti del programma.

In seconda posizione si è piazzato Yuzuru HANYU (291.43), che, per la prima volta in carriera, ha atterrato cinque salti quadrupli nello stesso segmento di gara, di cui quattro quadrupli differenti. Il fuoriclasse giapponese ha ben eseguito in apertura prima un quadruplo rittberger e a seguire un quadruplo lutz, ma è calato nell’ultimo minuto perdendo punti pesanti sugli ultimi tre elementi di salto pianificati. Chiaramente, la strategia di andare all-in non ha pagato fino in fondo i dividendi, ma, alla luce del ritardo accumulato nel programma corto, non si poteva fare altrimenti per provare a vincere la gara.

In terza posizione si è piazzato con merito il francese Kevin AYMOZ (275.63), che ha migliorato tutti i primati personali proponendosi come principale favorito per gli imminenti Campionati Europei. Il premio per l’atleta “più migliorato” (most improved) senza dubbio all’allievo di Silvia Fontana.

Più staccati tutti gli altri, con il russo SAMARIN (248.83), che ha avuto la meglio sul cinese JIN (241.44) e sul connazionale ALIEV (220.04).

La sfida tra CHEN e HANYU vivrà sicuramente altri capitoli. Di certo, il due volte campione olimpico, che oggi ha compiuto 25 anni, non lascerà alcunchè di intentato per riprendersi lo scettro. Ne vedremo ancora delle belle…

DONNE

SHORT PROGRAM

Alena KOSTORNAIA (85.45) ha dominato il programma corto della finale del Grand Prix di Torino concedendosi il lusso di migliorare il primato mondiale all-time già in suo possesso.

La sedicenne russa, scesa sul ghiaccio per prima, ha da subito messo pressione sulla concorrenza grazie al punteggio tecnico più alto di sempre (49.48) confermando di non avere alcuna rivale sul segmento più corto di gara che, regolamento alla mano, non prevede salti quadrupli. Nell’occasione, ha meritatamente ottenuto il riscontro più alto alla voce skating skills, fatto che non era incredibilmente avvenuto nelle tappe di qualificazione.

KOSTORNAIA, vincitrice della finale juniores nella passata stagione, ha inflitto quasi sei punti di distacco alla più navigata connazionale nonché compagna di allenamento Alina ZAGITOVA (79.60), che ha avuto il merito di pattinare il primo corto della stagione senza rilevanti sbavature venendo premiata con la migliore valutazione nella somma delle componenti del programma.

Il trionfo per la Russia, nello specifico per le atlete allenate da Eteri Tutberidze, è stata completato dal terzo posto di Anna SHCHERBAKOVA (78.27), capace di migliorarsi di quasi cinque punti nell’occasione finora più importante della breve carriera in categoria maggiore.
Va rimarcato come sia Zagitova che Shcherbakova abbiano ben eseguito la combinazione triplo lutz+triplo rittberger, elemento di maggiore valore del programma odierno.

Il premio di delusione di giornata va ex-aequo ad Alexandra TRUSOVA (71.45) e Rika KIHIRA (70.71), rispettivamente quinta e sesta alle spalle della statunitense Bradie TENNELL (72.20). Se però da un lato la campionessa juniores ha limitato i danni nel segmento di gara a lei meno congeniale, dall’altro altrettanto non si può sostenere per la detentrice del titolo, che proprio nel programma corto doveva provare ad avvantaggiarsi sulle avversarie provando a tenere il passo di Kostornaia.

Kihira, dopo avere pasticciato sull’arrivo del triplo axel, è inopinatamente caduta al termine della combinazione triplo flip+triplo toeloop, mentre Trusova ha cercato di eseguire per la prima volta il triplo axel, ma è a sua volta caduta senza completare la rotazione.

In ventitrè delle ventiquattro precedenti edizioni della finale femminile, il successo è andato a pattinatrici che si trovavano sul podio al termine del programma corto. L’unica eccezione riguarda la statunitense Michelle Kwan, capace nella prima edizione di risalire dalla quarta alla prima posizione.

FREE PROGRAM

Alena KOSTORNAIA ha dominato la finale del Grand Prix eguagliando Alina Zagitova, Evgenia Medvedeva, Yu-Na Kim e Mao Asada, uniche atlete che in passato sono state capaci di vincere nel giro di dodici mesi sia in categoria maggiore che a livello juniores.

La sedicenne moscovita, senza eseguire salti quadrupli, ma con il supporto del triplo axel, ha cancellato il precedente primato mondiale spingendosi fino a uno stellare punteggio di 247.59.

KOSTORNAIA, così come nella finale di Vancouver della passata stagione, ha pattinato due programmi senza sbavature e, nel segmento più lungo di gara, si è tolta due soddisfazioni.
In primis, ha asfaltato l’intera concorrenza su ciascuna voce delle componenti del programma e, in secondo luogo, unica tra le sei finaliste, ha ottenuto una valutazione positiva da ogni giudice su ciascun elemento presentato.

In questa fase storica, è senza ombra di dubbio l’atleta più completa, quella che riesce a esprimere il migliore compromesso tra parte tecnica e componente artistica, ma tutto questo non è comunque bastato per ottenere il punteggio più alto della gara nel programma libero.

Il podio è stato monopolizzato dalle atlete russe allenate dal team diretto da Eteri Tutberidze, che hanno confermato l’oggettiva superiorità emersa in tutte le tappe di qualificazione. I numeri parlano in maniera incontrovertibile al punto che la gara di Torino entrerà nella storia per il fatto che ben tre atlete si sono spinte oltre i 230 punti, con due oltre quota 240. Peraltro, il punteggio ottenuto dalla terza classificata Alexandra TRUSOVA sarebbe stato sufficiente per vincere qualsiasi altra finale del passato.

In seconda posizione si è piazzata Anna SCHERBAKOVA (240.92), scollinata per la prima volta in carriera oltre la soglia di eccellenza dei 240 punti. Nel programma libero, in cui ha ottenuto il punteggio più alto della giornata, ha cercato di aggiungere all’arsenale di salti anche il quadruplo flip, ma è caduta a rotazione completata. L’highlight della sua prestazione, cambio di abito in corsa a parte, resta la combinazione di apertura quadruplo lutz+triplo toeloop.

Shcherbakova ha preceduto Alexandra TRUSOVA (233.18), andata all-in nel programma libero nel tentativo di recuperare il terreno perso nella prima parte di gara. La campionessa mondiale juniores ha ben completato tre dei cinque salti quadrupli pianificati, compreso il flip inedito in campo femminile, ma a causa di una caduta sul secondo tentativo di quadruplo toeloop e per un salchow doppio anziché quadruplo ha perso la scia delle compagne di allenamento.

Il resto della concorrenza ha visto prevalere la giapponese Rika KIHIRA (216.47), oggi caduta sul primo tentativo di quadruplo salchow della carriera. Più staccate Bradie TENNELL (212.18) e Alina ZAGITOVA (205.23), al momento prive del bagaglio tecnico per competere ad armi pari in un programma libero come le prime quattro classificate.

ICE DANCE

Rhythm Dance

Gabriella PAPADAKIS e Guillaume CIZERON hanno vinto, come da pronostico, la rhythm dance della finale del Grand Prix, ma il segmento di gara è stato caratterizzato da un inaspettato equilibrio.

Sul ghiaccio del Palavela di Torino è stata la tensione a farla da padrona generando per tutti errori a ripetizione di diversa portate e tenore, come testimoniato da livelli e quindi punteggi più bassi delle abitudini.

La coppia di danza francese, indiscussa favorita della vigilia, è stata la migliore di giornata sul punteggio tecnico, vincendo di un’incollatura sia la battaglia del base value che quella del grado di esecuzione, ma, fatto senza precedenti nelle ultime due stagioni, è stata battuta su una delle quatto voci delle componenti del programma (performance).

PAPADAKIS/CIZERON hanno preceduto di poco più di un punto le coppie statunitensi HUBBELL/DONOHUE (82.72), detentori del titolo, e CHOCK/BATES (81.67), gli unici a migliorare il primato stagionale.

In sostanza, la scuola di Montreal ha monopolizzato il podio della Rhythm Dance.

La partita resta, tuttavia, ancora aperta in quanto il resto della concorrenza è a stretto contatto.
I russi SINITISINA/KATSALAPOV (81.51) si sono attestati in quarta posizione regolando di stretta misura i connazionali STEPANOVA/BUKIN (81.14). Punti alla mano, sono ancora in gioco anche i canadesi GILLES/POIRIER (79.53), staccati poco più di due punti dal podio.

In ogni caso, si sono visti spettacoli migliori anche in occasioni in cui la posta in palio era altrettanto importante.

 

FREE DANCE

Gabriella PAPADAKIS e Guillaume CIZERON (219.85) hanno vinto la seconda finale del Grand Prix della carriera, stabilendo un significativo primato per il movimento francese in quanto in precedenza nessun pattinatore era mai stato capace di spingersi oltre il singolo successo.

I detentori del titolo mondiale, dopo essersi imposti di misura nella rhythm dance, hanno legittimato la vittoria dominando la danza libera nel corso della quale hanno fatto il vuoto sia sul punteggio tecnico, base value o grado di esecuzione non fa differenza, che su ciascuna voce delle componenti del programma.

Per l’ennesima volta, è emersa una chiara superiorità in termine di scorrevolezza, velocità, proprietà di pattinaggio e qualità dei movimenti, che li rende inarrivabili per la concorrenza. Non va, inoltre, dimenticata la complicità di coppia, frutto di una partnership che dura di fatto dai primi passi sul ghiaccio o poco più per entrambi. In un’epoca di trasformismo, cambi di coppia, binomi con atleti di diversa nazionalità e chi più ne ha più ne metta si tratta di una caratteristica distintiva.

A grande sorpresa, il posto d’onore è stato conquistato da Madison CHOCK ed Evan BATES (210.68), già secondi in due occasioni in passato. La chiave di volta è stata rappresentata dalla danza libera, pattinata senza alcuna sbavatura degna di nota. La precisione odierna, coadiuvata da una brillante interpretazione, ha decisamente colpito i giudici che hanno premiato la coppia statunitense con la valutazione più alta della carriera sulle componenti del programma, nonché la seconda della gara.

CHOCK/BATES, per la prima volta in carriera oltre i 210 punti, hanno preceduto i connazionali HUBBELL/DONOHUE (207.93), che hanno completato una storica tripletta per la scuola di Montreal capace di monopolizzare il podio con atleti di due nazioni differenti.

A seguire, si sono piazzati STEPANOVA/BUKIN (204.88), GILLES/POIRER (203,50) e SINITISINA/KATSALAPOV (203.39). Proprio i vice-campioni iridati possono essere ritenuti i principali delusi della gara, ma i tanti piccoli errori commessi su vari elementi in entrambi i segmenti di gara si sono rivelati determinanti in negativo, compreso il pasticcio sull’elemento coreografico a chiusura della danza libera.

Fermo restando il risultato finale, i valori in campo, fatta salva la leadership di Papadakis/Cizeron, sono tutt’altro che definiti e non è escluso che a seconda del livello della prestazione le gerarchie attuali possano cambiare.

COPPIE

SHORT PROGRAM

Wenjing SUI e Cong HAN (77.50) hanno vinto di un’incollatura il programma corto della finale del Grand Prix, ospitata dal Palavela di Torino.
La coppia di artistico cinese, assoluta favorita della vigilia, ha commesso un inusuale errore sul triplo flip lanciato, salvato da Sui con un mezzo prodigio di equilibrismo e con l’appoggio di una mano sul ghiaccio. I campioni mondiali in carica, a oggi mai vincitori di una finale del Grand Prix, hanno avuto il merito di eseguire il migliore salto in parallelo della competizione, ma hanno inopinatamente perso qualche livello qua e là.

A seguire si sono piazzati gli attesi russi BOIKOVA/KOZLOVSKII (76.65), primi del lotto sul salto lanciato, che hanno preceduto i connazionali PAVLIUCHENKO/KHODYIN (75.16), migliori di giornata sul punteggio tecnico soprattutto in virtù di un triplo twist di rimarchevole altezza, e MISHINA/GALLIAMOV (71.48), che hanno lasciato sul piatto almeno un paio di punti per via di un’infelice esecuzione dell’elemento di trottola.

Più attardati i cinesi PENG/JIN (69.67) e i canadesi MOORE-TOWERS/MARINARO (67.08), accomunati dai passaggi a vuoti sul salto lanciato e su quello in parallelo.

Tutte le coppie, apparse quale più quale meno decisamente contratte, si sono espresse al di sotto del potenziale evidenziato nelle tappe di qualificaizone.

FREE PROGRAM

Dopo esattamente dieci anni, una coppia di artistico cinese è tornata sul gradino più alto del podio nella finale del Grand Prix.

Nel rispetto del pronostico della vigilia, il successo è andato ai campioni mondiali in carica Wenjing SUI e Cong HAN (211.69), che hanno aggiunto alla già ricca bacheca uno dei due pochi trofei mancanti.

A Torino non sono però state tutte rose e fiori, come testimoniato dal riscontro tecnico che non solo non è mai stato il migliore in entrambi i segmenti di gara, ma neppure il secondo.

In un programma libero, in cui Han ha pescato una giornata negativa sui salti in parallelo, le chiave della vittoria si sono rivelate la qualità dei salti lanciati, la complicità di coppia e soprattutto la superiorità artistica rispetto alla concorrenza.

A questo punto, agli allievi del leggendario Hongbo Zhao manca il titolo olimpico per chiudere il cerchio e per diventare i primi nella storia sella specialità a imporsi fianco a fianco su tutti i fronti possibili sia in categoria juniores che maggiore. Al momento, ci sono riusciti i soli Aliona Savchenko e Maxim Trankov, ma con partner differenti.

La Cina ha vissuto una serata trionfale in quanto in seconda posizione, così come nella passata stagione, si sono piazzati Cheng PENG e Yang Jin (204.27), che nel programma libero si sono anche tolti la soddisfazione di precedere gli illustri connazionali. Peraltro, nella giornata odierna sono stati gli unici a completare una prova senza sbavature, elementi di salto in parallelo compresi.

Il podio è stato completato dai debuttanti russi Anastasia MISHINA e Aleksandr GALLIAMOV (203.13), oggi i migliori del lotto sul fronte tecnico. Sono, invece, naufragati nel segmento più lungo di gara i connazionali BOIKOVA/KOZLOSVKI (201.84), andati in corto circuiti nell’ultimo minuto e mezzo dopo avere pasticciato sull’atterraggio del triplo rittberger lanciato.

Grazie a SUI/HAN, la Cina si è portata a otto finali vinte staccando di una lunghezza la Russia nella classifica all-time della specialità. Le doppiette asiatiche sono, invece, salite a quota tre contro le due della Russia.

A margine, non può passare inosservata la longevità agonistica della coppia vincitrice, capace di ottenere il primo podio in finale nel lontano dicembre del 2010.

GRAND PRIX FINAL TORINO

 


Scopri i risultati delle precedenti tappe

Skate America: com’è andata la prima tappa di ISU Grand Prix: QUI

Skate Canada: com’è andata la seconda tappa di ISU Grand Prix: QUI

Internationaux de France: com’è andata la terza tappa di ISU Grand Prix: QUI

Cup Of China: com’è andata la quarta tappa di ISU Grand Prix: QUI

Rostelecom Cup: com’è andata la quinta tappa di ISU Grand Prix: QUI

NHK Trophy: com’è andata la sesta tappa di ISU Grand Prix: QUI


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